Igiene orale
La placca dentale è un biofilm formato da un resistente strato organico costituito da proteine della saliva e batteri (lattobacilli e actinomiceti), il cui metabolismo dipende dalla presenza nel cavo orale di zuccheri alimentari che attivano mediante enzimi i processi adesivi alla superficie del dente e al contempo disgregano smalto e dentina se esposta. Inizialmente la placca è giallastra e caseosa, ma rapidamente, per la deposizione di sali, si addensa fino a diventare tartaro duro. E’ di fondamentale importanza rimuovere periodicamente tartaro e placca per non favorire l’insorgenza di carie e malattia parodontale. Nel nostro studio i programmi di mantenimento sono personalizzati in base alle condizioni di salute orale del paziente e prevedono richiami semestrali, quadrimestrali o trimestrali. I casi più gravi vengono tenuti sotto controllo personalmente dal dentista, che segue l’andamento dell’infiammazione e rivaluta il progresso della terapia causale.
Le igieniste dentali dello studio sono laureate e non praticano la semplice “pulizia dei denti” ma si occupano attivamente delle prevenzione delle malattie dei denti e delle gengive, promuovono l'igiene orale personale e alimentare e collaborano ai programmi di mantenimento di una buona salute e bellezza della bocca. Un corretto trattamento professionale prevede, con l’ausilio di rilevatori, l’ablazione manuale della placca e del tartaro su tutte le superfici dentali, con particolare attenzione ai colletti, alle tasche parodontali e alle zone perimplantari. Cura specifica è dedicata allo scaling e rootplaning, cioè alla pulizia e levigatura delle radici per la completa rimozione del tartaro. Rilevante è l’impegno a motivare e a fornire consigli per un uso corretto di dispositivi e per l’applicazione di corrette metodiche per l’igiene orale domiciliare. Ai pazienti in età pediatrica indicano una corretta fluoroprofilassi.
E’ compito delle igieniste dello studio rimuovere professionalmente tutte le macchie esterne adese allo smalto che lo spazzolino e il dentifricio non riescono a eliminare: tali pigmentazioni assumono molteplici cromie e sono attribuibili ad agenti tra i più diversi, come caffè, thè, cibi e bevande colorate e sopratutto il fumo di sigaretta. Le igieniste hanno specifiche competenze anche per rimuovere e trattare le macchie nere prodotte da un fungo saprofita del cavo orale (Aspergillus Niger), che colpisce soprattutto i bambini in età pediatrica.
Sbiancamento dentale professionale e domiciliare
Lo sbiancamento dentale può considerevolmente migliorare l’estetica del sorriso, conferendo, con la diminuzione della cromia e l’esaltazione del valore del dente, una tonalità più chiara e più luminosa. Importante è un’attenta diagnosi dei fattori causali nonché una precisa valutazione della risposta al trattamento in base al colore di partenza, per non creare false aspettative nel paziente. Ad esempio sarà più difficile, anche se possibile, uno sbiancamento completo se la discromia è stata causata da tetracicline, molto resistenti: in tal caso il paziente sarà informato sulla possibile risposta parziale al trattamento. Per contro sarà molto più facile schiarire e ringiovanire un dente ingiallito per l’età. Verrà rilevato il colore prima e dopo il trattamento e sarà lo stesso paziente a constatare il sorprendente cambiamento. Lo sbiancamento si attua sempre successivamente all'igiene orale, che già permette di ottenere un certo miglioramento del colore della dentatura naturale. Ovviamente lo sbiancamento non agisce sulla cromia delle corone protesiche, sulle otturazioni o sui restauri. Lo sbiancamento è indicato anche per il miglioramento delle discromie dentali dovute ad anomalie nella mineralizzazione dello smalto, per alterazioni genetiche o acquisite nel periodo di sviluppo dei denti permanenti, o legate all'assunzione di farmaci, o a un eccesso di fluoro (fluorosi) nell’acqua potabile. Lo sbiancamento consiste in una innocua reazione chimica che si verifica a contatto dello smalto dei denti grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide, che disgrega le pigmentazioni intrinseche responsabili della discromia.
Nel nostro studio sono possibili due opzioni:
1. Lo sbiancamento professionale eseguito alla poltrona. Nello studio viene utilizzata una lampada ad arco e plasma che diffonde una luce mediante un prisma, che attiva il gel sbiancante (a base di perossido di idrogeno), applicato esclusivamente sullo smalto dei denti. Il protocollo prevede tre applicazioni di gel della durata di 15 minuti, precedute dall’applicazione di un gel ricco di fluoro ad azione desensibilizzante. La funzione del prisma luminoso è quella di diffondere la luce in maniera uniforme e rendere più efficace il gel sbiancante. È dimostrato che tale metodica non reca alcun danno allo smalto dei denti.
2. Lo sbiancamento domiciliare è eseguito a casa dal paziente e prevede la fornitura di una mascherina di acetato personalizzata, costruita sul modello dei denti e predisposta ad accogliere l’apposito gel sbiancante (a base di perossido di carbamide). Sarà indossata solo la notte, per un periodo di 2 settimane circa. Il dentista farà alla fine delle applicazioni la valutazione del colore ottenuto.